Sprazzi di luce ti introduce nelle vite esemplari di molte persone la cui testimonianza risplende come una «luce davanti agli uomini» (Mt 5, 16). Questi testimoni del Vangelo predicano Cristo con il loro esempio di fedeltà al Signore, in alcuni casi fino al martirio. Nelle loro circostanze, così concrete e così diverse, risplende la forza della fede e della grazia del Signore. In molti di questi programmi HM Televisione ha potuto raccogliere testimonianze di prima mano, grazie a familiari e amici prossimi ai nostri protagonisti.
Alcuni degli Sprazzi di luce presentano la vita di persone già canonizzate. Altri, invece, mostrano testimonianze ancora in fase di studio da parte della Chiesa, o persino alcuni sui quali la Chiesa non si è ancora pronunciata e che forse non lo farà mai, ma che hanno lasciato un’impronta al loro passaggio tanto da permettere di ricordarli tra quei «Santi della porta accanto» dei quali parla Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Gaudete et exultate. In questi casi HM Televisione non pretende anticipare il giudizio della Chiesa, dalla quale aspettiamo una parola definitiva sulla santità di queste persone.

Che tutti siano una sola cosa – Beata Maria Gabriella dell’Unità

La Beata Maria Gabriella dell’Unità aveva un solo desiderio: «Gesù, che io Ti glorifichi e che Tu sia glorificato in me». Attraverso questo documentario, HM Televisione ci offre la possibilità di conoscere la vita e la missione della Beata Maria Gabriella dell’Unità. Maria Sagheddu era una giovane italiana. La morte della sorella minore, Giovanna Antonia, a soli sedici anni, la spinse ad approfondire il suo rapporto con Dio fino al punto di sperimentare una chiamata alla donazione totale. Guidata dal suo parroco, fece il suo ingresso nelle monache trappiste di Grottaferrata (RM). Un po’ seria e brusca di carattere, il Signore la modellò attraverso l’obbedienza, approfittando al massimo della sua docilità e della sua semplicità. Quando Madre Pia, la badessa del monastero, parlò alla comunità riguardo alla necessità di pregare per l’unità dei Cristiani e della Chiesa, spiegando che si tratta di uno dei grandi desideri di Gesù - «Che tutti siano una sola cosa!» - Suor Maria Gabriella sentì nel suo cuore la chiamata ad offrirsi come vittima per l’unità della Chiesa. Domandò il permesso ai suoi superiori. Il Signore prese sul serio la sua parola e, da quello stesso giorno, cominciò a star male. Poco dopo le fu diagnosticata una tubercolosi. Durante i quindici mesi della sua malattia attraversò grandi sofferenze e prove, ma non sprecò alcuna opportunità per portare a compimento la sua offerta, che culminò con la sua morte il 23 aprile 1939, all’età di soli 25 anni.

Giancarlo Rastelli

Giancarlo Rastelli fu un cardiochirurgo pediatrico, rinomato scienziato, brillantissimo ricercatore, ma soprattutto un uomo di fede, un marito e un padre. Nacque a Pescara (Italia) nel 1933. Visse a Parma, dove si formò spiritualmente nella Congregazione Mariana guidata da P. Molin, che educava i giovani all’apostolato nei confronti degli ultimi, degli emarginati e degli ammalati, e che insegnava loro a scoprire il volto di Dio in essi. Scelse la medicina come strumento per potersi donare agli altri, e nel 1961 vinse una borsa di studio che gli permise di proseguire la sua carriera in uno degli ospedali più prestigiosi del mondo, la famosa Mayo Clinic, nel Minnesota (Stati Uniti). Di ritorno dalla sua luna di miele, nel 1964, scoprì di essere malato di cancro. Continuò a lavorare malgrado le sue difficili condizioni fisiche, mosso dal suo amore per i malati. In questo periodo realizzò le sue più importanti scoperte mediche, che continuano a salvare molte vite ancora oggi. Morì il 2 febbraio 1970, all’età di 37 anni. Il Dott. Paolo Ciliberti, cardiologo pediatra dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, e Don Luigi Zucaro, cappellano dello stesso ospedale e medico, ci presentano la vita del Servo di Dio Giancarlo Rastelli.

Sprazzi di luce: San Pio da Pietrelcina

San Pio da Pietrelcina, uomo di preghiera e di sofferenza, ci offre la testimonianza di un uomo che si è lasciato modellare da Dio portando sul suo corpo le piaghe di Cristo crocifisso. La sua spiritualità: l’Eucaristia, celebrata con amore, devozione, fervore; il sacramento della riconciliazione, attraverso cui portava le anime a Dio, aiutandole a mettersi di nuovo sulla via del bene; le piaghe di nostro Signore, che egli portava nel suo corpo, lo resero partecipe della Passione di Gesù sino alla fine della sua vita.
Questo documentario espone questi tre aspetti della spiritualità di San Pio. Interviene Stefano Campanella, giornalista e direttore di “Tele Padre Pio”; P. Gabriele Amorth, figlio spirituale di Padre Pio; e due persone che ricevettero delle grazie di guarigione fisica da Padre Pio, Maria Isabella Ricci e Gemma di Giorgi.

Chiara Lubich - Sprazzi di Luce

La testimonianza di Chiara Lubich va di pari passo con la fondazione e lo sviluppo del Movimento dei Focolarini (Opera di Maria), che nel corso degli anni si è diffuso ovunque nel mondo portando il carisma dell’unità e dell’amore. Chiara fu lo strumento che Dio scelse per far iniziare quest’opera. Attraverso le gioie e le sofferenze, scoprì che Dio è amore e che, qualunque cosa succeda, solo Dio rimane per sempre. “Io vedo. Vedo e dico e comunico e poi si realizza, ma non è merito mio, è merito di Dio che mi ha presa come strumento, è Lui che sceglie” (Chiara Lubich). In questo documentario ci parlano di Chiara Lubich, della sua chiamata e della sua missione, persone che la conobbero da vicino, la accompagnarono agli inizi e alla fine della sua vita.

Chiara Luce - Sprazzi di Luce

Questo programma di “Sprazzi di Luce” su Chiara Luce Badano proviene dall’archivio di produzione di H.M. Televisione. Si avvale dell’intervento dei suoi genitori, Ruggero e Maria Teresa Badano, oltre che di testimonianze di giovani per i quali Chiara è stata una vera luce.
Chiara nacque a Sassello, Italia, il 29 ottobre 1971. Era una ragazza molto aperta, allegra, bella, piena di vitalità. Le piaceva praticare lo sport, ballare, cantare, stare con gli amici. Ma il Signore la chiamò molto giovane e partì per il Cielo all’età di 18 anni. Invece di rimanere impietrita dalla sua malattia, la accettò, vedendo in essa la sua strada per il Cielo. Non voleva un funerale triste, ma una celebrazione di nozze, sapendo che sarebbe andata alla presenza di Gesù. Le ultime parole che disse a sua madre furono: “Mamma, sii felice, perché io lo sono”.
(Produzione 2011)

Don Andrea Santoro. Testimone della fede in Turchia.

All’interno della serie “Sprazzi di luce”, HM Televisione presenta un programma speciale, dedicato al sacerdote italiano Don Andrea Santoro, assassinato nel 2006 in Turchia a causa della sua fede, mentre pregava nella sua chiesa.
Aveva risposto alla chiamata ad essere presenza di Gesù in Turchia, che egli chiamava “Terra Santa degli Apostoli”, attualmente così privata della presenza cristiana. La sua testimonianza di fede, come sacerdote “fidei donum”, raggiunse il culmine quando donò la vita a imitazione del suo maestro: «Dobbiamo mostrare il nostro amore –che ci trafigge il cuore- servendo coloro che non ci servono, dando la vita a chi, a volte, ce la rende impossibile».